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martedì 23 novembre 2010

Appuntamento da non perdere Convegno tecnico 26-11-2010

Seminario "Il Serramento: tradizione, innovazione e tecnologia

26-11-2010
ALPIFENSTER - Modena 26/11/2010 Modena - Centro Famiglia di Nazareth - Via Formigina n. 319


Venerdì, 26 novembre, viene organizzato dal Collegio dei Geometri della Provincia di Modena e ALPI Fenster un alpievent (seminario tecnico).

alpievents è un progetto ALPI Fenster, nato con il proposito di diffondere sistematicamente all’esterno dell’Alto Adige l’esperienza, le conoscenze tecniche e le novità di settore, portando la cultura dell’edilizia sostenibile in generale e dell’ importanza del serramento nello specifico ancora più vicine al pubblico degli addetti ai lavori.
alpievents è un progetto in rete che coinvolge ed impegna esperti e testimonials accreditati, agenzie di sviluppo per l’ambiente ed associazioni di categoria territoriali.
alpievents è un evento itinerante, costruito e sviluppatisi sulla rete di contatti e colla-borazioni con associazioni di categoria ed istituti di riferimento. alpievents® promuove, organizza e realizza opportunità di incontro ed (in)formazione sul territorio, portando esperti e case-practice vicino ai professionisti ed agli addetti ai lavori.
alpievents è rivolto a tutti i professionisti dell’edilizia.

L'iscrizione avviene tramite il Collegio dei Geometri della Provincia di Modena
http://www.geometrimo.it/news_home.php?id=7256

lunedì 22 novembre 2010

Riqualificare energeticamente ? Come ?



Le ultime analisi e monitoraggi su edifici sia ad uso industriale che residenziale hanno confermato i dati già raccolti in passato secondo i quali i maggiori consumi ed emissioni inquinanti sono attribuibili al vecchio patrimonio edilizio.
Data la storicità di molti edifici e i vincoli architettonici che legano molti edifici si conclude che l'unica scelta sostenibile di riqualificazione energetica edilizia passi dalla ristrutturazione e non dalla costruzione di nuovi insediamenti.
La ristrutturazione stessa pone però determinate problematiche necessariamente da affrontare in sede di progetto
per rispettare tutte le esigenze costruttive di ogni singolo caso. La ristrutturazione di un vecchio fabbricato avrà come fulcro la necessità di ridurre al minimo il consumo di energia primaria mediante una scrupolosa analisi dell' involucro edilizio e di una sua " riprogettazione efficiente  " mediante mirati interventi di isolamento termico che devono comunque rispettare sia le esigenze architettoniche esterne che la fruibilità degli spazi interni dando la garanzia dell' eliminazione dei possibili ponti termici, tale opera deve funzionare in modo sinergico con l'impiantistica è pertanto necessario da parte dei singoli progettisti l'attuazione di un piano progettuale congiunto e studiato a tavolino in modo da fornire al committente un unica soluzione " certa e funzionante " che possa far raggiungere il comune obbiettivo prefissato. Se ci poniamo nell' ottica della completa riqualificazione energetica è infatti non opportuno intervenire su un singolo elemento del fabbricato come impianto elettrico, impianto di riscaldamento, serramenti, involucro,  ogni singolo elemento porta ad  un beneficio in una data percentuale, ma da solo non completa l'obbiettivo della riqualificazione totale.



Per procedere ad un corretto intervento è quindi necessario valutare nel suo complessivo l'intero fabbricato mediante un audit energetico e termografico che prenda in considerazione ogni singolo elemento dello stato di fatto. Ogni audit energetico deve presentare il valore in percentuale di miglioramento tra il progetto di riqualificazione e lo stato attuale.

Impianti 

Valutazioni dispersione termiche, costo energia primaria, consumo, analisi efficienza caldaia, valutazione altre tipologie di impianto.

Serramenti


Valutazione tipologia di infisso e suo grado isolante, verifica ponti termici telaio/muro, verifica infiltrazioni d'aria e tenuta.

Involucro edilizio 

Valutazione dispersioni termiche, ponti termici strutturali, carenze di isolamento, trasmittanza chiusure opache, presenza umidità di risalita capillare, controllo tetto.

martedì 9 novembre 2010

Condense, Muffe, Cattiva salubrità degli ambienti

Con l'arrivo del periodo invernale, tornano d'attualità tanti problemi che affliggono molte case, solitamente assenti nel periodo estivo muffe e condense fanno il loro ritorno nella stagione invernale e molto spesso a nulla valgono gli interventi di tinteggio effettuati durante l'estate.
Così ogni inverno i proprietari di molte case ed appartamenti si ritrovano a lottare in modo vano con muffe indesiderate e pericoloso per la salute.


Questo problema assai diffuso è solitamente generato da due fattori determinanti.

Il primo è il fattore "umano", spesso la cattiva conduzione di un locale e le abitudini sbagliate portano all' insorgenza di problemi facilmente evitabili.
Questo succede quando non si ha cura di mantenere un corretto ricambio d'aria nelle stanze mantenendo comunque una temperatura relativamente costante.
Tutte le attività umane comportano la produzione di una variabile quantità di vapore acqueo, potremo riassumere la quantità prodotta secondo la tabella sottostante


Ambiente
Vapore acqueo prodotto in g/h
Uomo, dormiente o in attività leggera
30-60
Uomo, in attività
100-200
Doccia
2600
Cucina
600-1500
Piante
5-20
Asciugatura del bucato
50-200
Superficie libera di acqua (per es. acquario)
40 per m²


Dai dati di tabella si può notare come la maggior parte di vapore acqueo sia prodotta nel bagno e nella cucina
infatti questi due locali risultano critici per la quantità di vapore prodotto.
E' pertanto necessario evacuare in modo meccanico questo notevole quantitativo di vapore acqueo mediante l'adozione di una capa aspirante con evacuazione esterna e se necessario un aeratore automatico controllato da un igrometro per il bagno, questo perchè si è normalmente restii all' apertura della finestra nel periodo invernale quando si fa la doccia o si asciugano i panni nel bagno.

La parte di vapore acqueo che può essere trasmessa all' esterno mediante la normale traspirazione dei muri è molto bassa ed insufficiente a far fronte ad una notevole produzione di vapore. L'inosservanza di questa semplice accortezza genere immancabilmente un accumulo spropositato di vapore che condensa in modo inevitabile su tutte le superfici fredde. Il persistere di questa situazione porta alla degenerazione delle zone interessate da condensa ed alla conseguente colonizzazione di muffe e spore patogene dannose alla salute.
L'aria in questi ambienti risulta malsana, pesante, fredda, facilmente si toccano livelli di umidità superiori al 75% con temperature ambientali non superiori ai 19°C. Il disagio e il malessere sono ben avvertibili.
Come già detto tutto il vapore non evacuato si condenserà sui serramenti, in corrispondenza dei ponti termici e sulle pareti più esposte dietro ad armadi, scaffali, contro pareti.

Il secondo  fattore riguarda il vizio costruttivo.
La tipologia costruttiva è direttamente responsabile della creazione di zone a rischio condensa.
Le nuove normative costruttive vigenti sono molto rigide, pertanto in fase progettuale l'intero involucro edilizio deve essere progettato per essere completamente esente da fenomeni di condensa, sia interstiziale tra gli strati di isolante che sulle superfici interne, entro un ben definito limite.
Per quanto però ci si possa sforzare di progettare e costruire con materiali traspiranti , oltre un determinato livello di isolamento termico la diffusione al vapore è quasi nulla, i nuovi serramenti ad alte prestazioni sigillano completamente l'abitazione, si ha quindi si un enorme risparmio energetico ma si è anche obbligati ad arieggiare costantemente tutti gli ambienti.
Per evitare  l'insorgere di condense e muffe molte nuove abitazioni vengono dotate di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore.
Questa scelta tecnica garantisce un costante e salubre ricambio d'aria in tutti gli ambienti senza dove aprire costantemente le finestre e solleva l'inquilino dai problemi di cattiva conduzione.
Il recupero di calore con macchine altamente efficienti permette di recuperare il 90 % del calore portato all' esterno con la ventilazione scongiurando di fatto la formazione di condense indesiderate.

I problemi maggiori permangono nei piccoli interventi di ristrutturazione che sono ben diversi da una vera e propria riqualificazione energetica. Molto spesso questi interventi consistono nella realizzazione di cappotti interni o esterni con materiali a basso costo senza che prima sia stato fatto uno studio specifico dei ponti termici e delle dispersioni energetiche da correggere in base alla tipologia di edificio.
I cappotti interni, le contro pareti, e gli interventi sommari spesso si rivelano peggiorativi rispetto ai precedenti problemi di isolamento termico, infatti molte abitazioni che non hanno mai avuto sofferto di problemi legati a muffe si ritrovano improvvisamente colpite da questi fenomeni in punti ben precisi che solitamente corrispondono ai ponti termici non corretti.
L'insorgenza di difetti solitamente si concentra ai bordi dei serramenti, perimetro del solaio, parti metalliche strutturali del cartongesso.


La semplice pittura delle zone colpite risulta solo essere un palliativo che rimanda il problema di anno in anno.
Molto spesso per correggere tali fenomeni non rimane altro che la demolizione di quanto fatto, la sanificazione dei paramenti murari e il ripristino degli stessi con un attento studio dei materiali in modo che la nuova soluzione tecnica adottata sia risolutiva di ogni problema.

Ponti termici e relative soluzioni in basso spessore

    La crisi energetica e il Bonus 110% stanno spingendo la riqualificazione edilizia, sebbene sembri, che alcune coscienze si siano risvegl...