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giovedì 25 agosto 2011

Interpretazione dei dati termografici

La termografia è sicuramente avvincente e piena di impatto, le foto presentate nelle più svariate scale di colore attirano sempre l'attenzione , tutte le volte che le si guarda ci si chiede subito qual' è il punto più caldo e cosa c'è che non va.
Spesso sulle immagini termiche vengono fatte le ipotesi più disparate e talvolta fantasiose, questo sopratutto perchè i colori con i quali vengono rappresentati i termogrammi possono essere estremamente forvianti.
Nella norma si ha la tendenza ad associare al rosso il colore più caldo e al blu il colore più freddo e qui arrivano i guai, sopratutto per chi non è preparato o ci si aspetta qualche cosa solo perchè lo si è già visto su internet.

Come fare quindi per interpretare in modo corretto le immagini ?

Ovviamente il metodo più semplice è affidarsi ad un operatore del "settore capace" ( o almeno lo si da per scontato)
L'altro metodo è frequentare almeno un corso base di conoscenza, questo non tanto per i privati ma per tutti i tecnici che si vedono recapitare sulla propria scrivania un report termografico magari elaborato in modo frettoloso e non proprio coerente con quello che il metodo termografico richiede.

Oltre a questo consiglio vivamente di fare domande ......tante domande, questo è valido sia per i privati che per i professionisti, sommergete di domande e dubbi l'operatore o chi vi presenta un report termografico o anche solo delle semplici termografie, se siete incerti sulle risposte che vi vengono date interpellate un altro tecnico e mettete a confronto l'interpretazione dei due.
Il rischio è incorrere in valutazioni totalmente errate o campate in aria.

Vi porto di seguito alcuni esempi..... potrei definirli i dettagli che non colsi oppure OH MIO DIO!

Sinceramente preferisco il secondo termine anche perchè se si vuole interpretare un dato termografico senza avere le conoscenze adeguate è un problema del "fai da te " ma se è il tecnico termografico a sbagliare .....
è più corretto esclamare OH MIO DIO, con questo non dico che il tecnico è e deve essere infallibile, si sa tutti commettono errori ma se gli errori provengono dal mal operato le perplessità sono dovute.

Questo succede sopratutto con le infiltrazioni d'acqua e le perdite ma vediamo alcuni esempi.


Ecco qua una malefica perdita sotto al pavimento il legno notate la macchia che si allarga tipico delle perdite. 
Come faccio a dire che è una perdita ? Perchè su internet ho visto associata a foto simili la didascalia (perdita impianto idrosanitario) 

In realtà non c'è nessuna perdita, la foto non è termicamente a fuco e i colori ad alto contrasto hanno falsato l'immagine. è una semplice derivazione di tubi in ferro zincati in una casa di quasi 100 anni .... la mia.


Ok qui ci siamo questa è per forza una perdita , bordo frastagliato che si allarga a macchia, non ci sono dubbi, oltretutto la zona più calda è ben definita. 

E invece no nessuna perdita, questo fu un mio errore, l'immagine per altro molto bizzarra è dovuta ai vecchi tubi dell' impianto tagliati e lasciati lì, il calore propagandosi per conduzione ha generato questa pittoresca traccia. Unico modo per scoprirlo ? scavare. 



Ecco finalmente una perdita per di più con la scala colori ferro non è possibile farsi trarre in inganno!

.....none......neanche questa è una perdita, si sono è un semplice tubo che procede sotto traccia facendo una esse . 


E ora ?? 

Si finalmente questa è una perdita, perdita così grossa che nell' atri del palazzo sembrava di stare sotto la doccia calda, il problema in questo caso è capire da dove viene la perdita .... vi lascio fare qualche ipotesi, metterò la risposta alla fine del post. 

L'immagine mostra un bel problema metà della parete è fredda e metà è calda c'è qualche cosa che non va.

In realtà non c'è nulla che non vada, il termogramma riprende la torretta di una scala fredda, la casa non è isolata data che risale al 1920 e l'impianto di riscaldamento non era nemmeno in funzione quando è stata fatta la foto. L'immagine è in parte dovuta all' angolo di ripresa ed all' accumulo di calore nella parte alta del sottotetto. In oltre l'immagine reca solo la scala termica ma non riporta punti di analisi, questo impedisce a chiunque di poter interpretare correttamente il dato, solo chi l'ha eseguita conosceva la reale situazione termica ambientale e dell' oggetto ripreso. 


Tali errori di interpretazione avvengono anche in campo industriale, ma solitamente è più difficile data la maggiore preparazione ed esperienza dei tecnici, in oltre al contrario del campo edile si ha l'abitudine di confrontare ed analizzare i dati in team. 

Per interpretare correttamente i dati termografici è indispensabile conoscere come funziona e come è fatto  ciò che si sta riprendendo. 
L'esperienza lavorativa e la continua formazione dell' operatore sono indispensabili. 
Lavorare in team con chi ha progettato o assemblato l'oggetto di analisi è fondamentale.

L'assenza di tali elementi porta ad inevitabili ed imbarazzanti errori grossolani 

Ciò che da valore alla termocamera è il suo operatore. 


Vi ricordate la perdita nel condominio ?

Nel termogramma la perdita è localizzata nella zona rossa più grande in alto nella foto, tutte le altre sono falsi positivi dati dalla struttura del solaio.

















mercoledì 24 agosto 2011

Performance estiva dei fabbricati


In questi giorni di intenso caldo molte persone si saranno accorte che nonostante il lavoro incessante del proprio climatizzatore si percepiva comunque una sgradevole sensazione di caldo, sensazione che aumenta non appena si spegne l'impianto di condizionamento. 
Questo effetto è dovuto al potente irraggiamento solare ed al conseguente surriscaldamento delle pareti perimetrali, tale effetto è aggravato dalla ridottissima escursione termica giorno / notte di queste ultime afose settimane.
Le murature agendo come volano termico riescono a generare uno sfasamento dell' onda termica proveniente dall' esterno, purtroppo questo non avviene nelle murature non isolate e di ridotte dimensioni come i classici muri da 30 cm di spessore.
Tale effetto può essere maggiormente aggravato in un edificio privo di tenuta all' aria dove l'abbondante flusso di calore esterno si diffonde rapidamente in tutta l'abitazione per mezzo della ventilazione naturale.

I seguenti dati sono stati ricavati da un analisi diretta di un appartamento i cui muri di entrambe le stanze da letto sono rispettivamente orientati a sud - est e sud -ovest. Le temperature sono state rilevate a 1.5 mt dal piano di calpestio, purtroppo verso il soffitto tutte le temperature si attestavano uniformemente a 31 °C


Composizione muro   Classico 2 teste in laterizio pieno ed intonaco interno

Misurazione effettuata ore 23:00

Condizionatore in funzione posizionato nell' ingresso di fronte alla porta della camera

1° Stanza matrimoniale misura 4 x 4 mt

Esposizione Sud - Est
Presenza di schermatura solare sul muro ad Est
Muro ad Ovest isolato internamente con 4 cm di EPS più cartongesso 1cm

Temperatura esterna 27°C
Temperatura aria stanza 26.5 °C

Temperatura muro EST con schermatura 27.4 °C
Temperatura muro Ovest con isolante 28.6 °C
Temperatura muri divisori interni 26.8 °C
Temperatura soffitto 30.5 °C


2° Stanza singola misura 4 x 4 mt


Misurazione effettuata ore 23:00

Condizionatore in funzione posizionato nell' ingresso di fronte alla porta della camera



Esposizione Sud - Ovest
Muro Sud privo di isolamento o schermatura
Muro Ovest privo di isolamento o schermatura

Temperatura esterna 27°C
Temperatura aria stanza 27 °C

Temperatura muro Sud  29.2 °C
Temperatura muro Ovest  28.8 °C
Temperatura muri divisori interni 27 °C
Temperatura soffitto 31.3 °C




La situazione è chiaramente sconfortante sebbene il calore di questi giorni nella zona di Modena sia ben oltre le medie stagionali.

I dati rispecchiano una situazione di scarsa efficienza energetica estiva, in fatti vista la situazione è necessario un costatante dispendio di elettricità per rinfrescare gli ambienti tramite il climatizzatore per mantenere un comfort accettabile
Tale situazione anticipa anche una plausibile scarsa resa invernale con alti costi di riscaldamento.


La soluzione rimane l'isolamento termico con materiali ad alta massa per garantire uno sfasamento termico di almeno 12 ore, la giusta ventilazione degli ambienti, e la tenuta all' aria dell' edificio.












venerdì 5 agosto 2011

Superquark il risparmio energetico e le abitazioni ecologiche

Ieri sera su Superquark è andato in onda un ottimo servizio riguardante il risparmio energetico e le nuove tecnologie costruttive e relativo protocollo di certificazione CasaClima. E' difficile affrontare un argomento così vario nel breve lasso del tempo concesso ma ritengo che tale iniziativa possa avere un notevole peso per la divulgazione di un principio fondamentale come il risparmio energetico.
Costruire nuove abitazioni e ristrutturare le esistenti con le nuove tecnologie volte al risparmio energetico è ormai una necessità primaria.
Oggi, chiunque può richiedere una termografia diagnostica per le dispersioni di calore, come primo passo per comprendere lo stato energetico della propria abitazione e per capire dove intervenire per contenere le stesse, migliorando non solo il confort abitativo, ma per ottenere un sostanzioso risparmio energetico sia invernale che estivo, con conseguente ritorno economico  non solo nelle normali spese di gestione ma nel valore commerciale del proprio immobile.

Ringrazio l'amico Di Pillo per la segnalazione del filmato http://www.ecospazi.it/
e Mickkarn94 per la condivisione su youtube 



mercoledì 3 agosto 2011

Termografia CasaClima

La volontà dell' agenzia CasaClima di istituire un elenco di operatori qualificati nella termografia rappresenta un indice di qualità aggiuntiva alla certificazione stessa, in quanto i tecnici presenti oltre ad essere adeguatamente formati si impegnano a rispettare le linee guida emesse dall' agenzia stessa, operando al di fuori di possibili conflitti di interesse.
La competenza del tecnico di termografia è assicurata non solo dai corsi specifici relativi alle normative UNI ma anche dalla preparazione raggiunta mediante i corsi specialistici di CasaClima.



Tecnici termografia

Criteri di ammissione all’elenco „Tecnico di termografia“

Con i criteri sottostanti una persona (non una ditta) viene ammessa nell’elenco „Tecnico di termografia“ pubblicato sul sito dell’Agenzia CasaClima. L’elenco non obbliga alla scelta di questi tecnici per le misure termografiche per la certificazione CasaClima, ma costituisce un’informazione aggiuntiva per persone che hanno bisogno di tale servizio. 


  1. Possesso o disposizione di uno strumento di misura per termografie edilizie. 
  2. Attestazione della ditta fornitrice dello strumento di misura che il tecnico ha frequentato un corso per l’utilizzo dello strumento. 
  3. Frequenza dei corsi necessari (Corso CasaClima base, avanzato e termografia oppure corso di termografia di primo livello e corso CasaClima base) 
  4. Dichiarazione firmata con la quale il tecnico si impegna a rispettare la direttiva tecnica CasaClima in vigore per la termografia in caso che l’edificio sia soggetto alla certificazione CasaClima e a frequentare i corsi di aggiornamento CasaClima specifici.


Link Download Linea guida

Direttiva tecnica termografia CasaClima

Ponti termici e relative soluzioni in basso spessore

    La crisi energetica e il Bonus 110% stanno spingendo la riqualificazione edilizia, sebbene sembri, che alcune coscienze si siano risvegl...