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sabato 28 aprile 2012

Nuovi strumenti per l'operatore termografico

Questo è un post di prefazione che servirà ad introdurre un nuovo metodo di analisi dei termogrammi che ho iniziato ad usare da poco e che visti i risultati in futuro userò sempre in modo maggiore.

L'evoluzione della strumentazione termografica ha fatto grossi passi in questi anni, guarda caso ora si stanno buttando tutti sui pixel di risoluzione proprio come lo si è fatto per le fotocamere digitali, i televisori e i tablet. 
Purtroppo a parte questo è difficile trovare un innovazione vera e propria in questo settore che possa portare un valido aiuto all' operatore che deve eseguire le analisi dei termogrammi. Forse non saranno tutti del mio medesimo parere ma sembra proprio che Flir abbia avuto un intuizione geniale. 

Questa intuizione si chiama MSX cioè Multi Spectral Dinamic Imaging, ovvero la sovrapposizione dei contorni dell' immagine visibile con l'immagine ad infrarossi, questa produce un immagine ricca di dettagli, solitamente non visibili con la sola termografia IR, questi dettagli possono essere contorni di oggetti, scritte, etichette. 

ecco un esempio pratico da me realizzato qui di seguito 


Che dire ...fantastico, 
Questo permette di identificare determinati elementi che aiutano la comprensione dell' immagine sia da parte dell' operatore che del committente. Questa è una chiara evoluzione del Picture in Picture o dell' intervallo sfumato tra visibile ed infrarosso, i quali non mi sono mai piaciuti e non ha mai utilizzato.

Penso che questa innovazione avrà un forte riscontro tra gli operatori professionisti, il livello di dettaglio che si raggiunge è straordinario,  sopratutto quando tra vari componenti vi è poca differenza di temperatura. Ovviamente riamane sempre uno strumento di ausilio espressivo e come tutti gli strumenti di analisi termografici spetta all' operatore capire quando è il caso di usarlo e quando questo è superfluo, se proprio devo trovare un difetto posso dire che l'implementazione delle due immagini in base al contrasto che si può regolare tra le due genera un notevole disturbo di sottofondo (grana), la regolazione di ogni singola immagine in manuale implica un notevole impiego di tempo quindi è bene valutare il rapporto 
costo tempo / beneficio, ma se si può lavorare in automatico catturando rapidamente le immagini in simultanea e lasciando agire il software della termocamera il tutto risulta molto più veloce, Come ogni strumento va usato e non abusato. 

Questo strumento mi serviva proprio!







mercoledì 18 aprile 2012

Sistemi di riscaldamento a confronto

La scelta dell' impianto di riscaldamento rappresenta una fase cruciale per la progettazione da esso dipenderà il confort invernale dell' abitazione stessa.
Valutare il tipo di impianto è difficile non solo per l'ampia offerta di mercato e le molteplici soluzioni ma per determinati preconcetti "imposti a livello commerciale".
Un punto fondamentale da comprendere è che se il mio appartamento consuma 100 io devo fornirgli 100 indifferentemente dalla fonte di energia e dal tipo di impianto scelto.
Personalmente non ritengo ecologico fornire il 100 consumato da un fabbricato suddividendo tale quota tra varie fonti di energia anche se rinnovabili, il principio fondamentale da rispettare in ogni caso è NON CONSUMARE ENERGIA PRIMARIA per ottenere questo è quindi indispensabile agire sull' orientamento del fabbricato, sugli apporti solari e sull' involucro, limitare al minimo gli impianti significa ottenere un sistema snello, di facile manutenzione ad elevata affidabilità  e consente di ridurre i costi di realizzazione a vantaggio dell'ammortamento economico nel tempo.

Detto questo vediamo le tipologie di riscaldamento più usate e il loro funzionamento nell' infrarosso termico


Impianto radiante a pavimento con funzionamento a bassa temperatura:

Lo scambio termico con l'ambiente avviene per irraggiamento, i fenomeni di convezione sono trascurabili, l'impianto funziona a bassa temperatura, per la sua disposizione è facile che in molte stanze la parte con la maggiore concentrazione di spire venga coperta da arredi, (letto, cucina, armadio, divano, ecc.. ) limitando la sua efficacia, solitamente nei bagni viene integrato da un termo arredo. La sua progettazione deve essere accurata, la regolazione di solito può presentare dei problemi  nelle mezze stagioni sopratutto nelle case ottimamente isolate per via della notevole inerzia termica. Data la sua estensione su tutte le superfici calpestabili se ben regolato fornisce un buon confort termico.


Impianto radiante a soffitto o parete con funzionamento a bassa temperatura

Il principio di funzionamento è il medesimo del pavimento radiante a al contrario di quest' ultimo ha un inerzia termica molto inferiore, in oltre se realizzato a soffitto non viene coperto da ostacoli costituiti dall' arredo quindi teoricamente tutta la sua superficie radiante è perfettamente fruibile. Se viene tenuto a temperatura troppo alta si percepirà un fastidioso "effetto caldo" sulla testa , garantisce un ottimo confort termico se bene dimensionato e regolato. 


Impianto di riscaldamento per ventilazione.
Questi impianti solitamente usati per i grandi ambienti sono caratterizzati da ventil convettori o lunghe tubazioni forate che emettono dei getti d'aria da bocchette appositamente orientate, lo scambio termico avviene solo per convezione forzata, questo genera una vera e propria corrente d'aria, la progettazione di questi impianti è tutt' altro che semplice  e il confort non è sempre garantito. E facile che alcuni getti mal posti  vadano ad investire parte delle vetrate ed elementi esterni, questo è visibile nel termogramma sopra dove la linea di riscaldamento butta aria calda direttamente sulla parete vetrata. Una variante di questo tipo di riscaldamento la si può trovare in uffici ed abitazioni sotto forma di convettori a ciclo naturale che possono funzionare anche a bassa temperatura.



I ventilconvettori e convettori a circolazione naturale sono costituiti da una batteria di scambio realizzata in una serpentina di rame con alette in alluminio queste servono per aumentare la superficie di scambio termico esattamente come per un radiatore di un automobile




Impianto a termosifoni ad alta temperatura e bassa temperatura.

L'impianto a termosifoni è il più comune, per la sua tipologia è un sistema di riscaldamento puntuale, sarà facile percepire molto caldo in prossimità del termosifone e freddo con relativo disagio se ci si sposta verso una parete più fredda e non isolata. Lo scambio termico per irraggiamento è minimo, la maggior parte dell' energia viene scambiata per convezione, questo unito all' alta temperatura di funzionamento fa si che le particelle polvere dell' ambiente vengano "bruciate" e diffuse per il moto convettivo dell' aria calda generando  i famosi e "caratteristici" baffi nei sulla parete nella quale è situato il termosifone, la medesima situazione è riscontrabile in tutti i sistemi a convezione che smuovono l'aria e le particelle in essa contenute.
I termosifoni possono essere realizzati in ghisa, in alluminio, acciaio, e persino in polipropilene (plastica) a seconda del materiale in cui sono realizzati possono variare la propria inerzia termica, determinati tipi di termosifoni possono funzionare con impianti a bassa temperatura. Per quanto possa essere assurdo la realizzazione di un impianto a termosifoni è molto semplice economico e si adatta molto bene a case con ottimo livello di isolamento.


Il termogramma qui riportato è l'esempio della capacità di riscaldamento radiante di un termosifone ad alta temperatura, questa immagine è molto interessante in quanto mostra l'interazione termica dell' effetto radiante sull' ambiente circostante.
La percezione dell' epidermide alla radiazione infrarossa è una caratteristica fondamentale del nostro corpo essa infatti è dotata di ricettori termici che reagiscono permettendo al nostro corpo di regolare la circolazione sanguigna e la sudorazione, per tanto l'effetto di essa non può non essere trascurato.
La sua valutazione può essere fatta mediante l'impiego di una termocamera e di un particolare strumento di misura chiamato sonda globotermometrica  realizzata per misurare la temperatura media radiante in un ambiente.



Il comfort ambientale può essere valutato mediante una stazione per la valutazione del microclima nella quale è solitamente implementata la sonda globotermometro ed altri strumenti di misura finalizzati alla misurazione dei fattori che influenzano il microclima e che determinano il benessere termico percepito dal corpo.


Ponti termici e relative soluzioni in basso spessore

    La crisi energetica e il Bonus 110% stanno spingendo la riqualificazione edilizia, sebbene sembri, che alcune coscienze si siano risvegl...