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giovedì 18 luglio 2013

OT Ispezione al reattore di Fukushima ???

                                                     

No non è il reattore di Fukushima  ma un semplice allevamento avicolo, il mio lavoro è davvero molto vario e mi riserva sempre delle sorprese, non avrei mai detto che per quello che molti definirebbero semplicemente come allevamento di polli ha un vero e proprio protocollo sulla biosicurezza molto rigido. 
Cito testualmente quanto riportato da un pdf della facoltà veterinaria in materia di igiene e biosicurezza negli allevamenti avicoli 

BIOSICUREZZA NELL’ ALLEVAMENTO AVICOLO

Biosicurezza significa proteggere gli allevamenti di pollame da 
ogni tipo di agente infettante: virale, batterico, fungino o 
parassitario
La biosicurezza è una strategia di procedure gestionali che hanno 
lo scopo di prevenire l’introduzione e la diffusione di rischi 
biologici in allevamento
La finalità è quella di perseguire la sicurezza alimentare e 
prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie infettive che, 
non solo possono essere pericolose per l’uomo, ma che possono 
anche recare gravi perdite economiche al settore zootecnico


Le norme rigide quali disinfezione dei mezzi che accedono alle aree, indumenti protettivi ecc.. servono a limitare al minimo la possibilità di introdurre agenti patogeni, batteri, virus, che posano infettare i capi allevati.

La sauna è garantita, ma mai come quando si rimuove qualche migliaio di kg di amianto dalle coperture. 




lunedì 8 luglio 2013

Riduciamo il surriscaldamento estivo.

    Fig. 1 copertura in vernice argentata riflettente                                 

Precedentemente ho già trattato dei pregi e difetti dei materiali riflettenti, ovvero, quei materiali che per proprie caratteristiche costruttive sono in grado di riflettere buona parte dello spettro infrarosso termico, fungendo da schermatura solare o da isolante. Questi materiali sono ottimi se esposti direttamente ai raggi del sole, quindi sono perfetti se utilizzati in copertura. Esistono sul mercato diverse guaine per tetti e coperture in genere le quali hanno ottime proprietà di riflettività, solitamente le si possono trovare in colore bianco o argentato, Il produttore di ogni guaina indica sulla scheda tecnica la percentuale di riflettività del prodotto. 
In gene le guaine bianche sono molto utilizzate nelle coperture dei capannoni industriali dove sono installati degli impianti fotovoltaici, in quanto tali guaine oltre a riflettere i raggi solari aumentano la luce diffusa creando così maggiore produttività nei moduli che possono sfruttare questa caratteristica.  

Oltre alle guaine classiche, esistono anche dei prodotti liquidi, quali vernici ed altri prodotti bicomponenti che possiedono la capacità di riflettere i raggi del sole e la loro componente termica, con questi prodotti è possibile ripristinare la tenuta e sigillare le fessurazioni di vecchie guaine ardesiate e dare alle stesse proprietà riflettenti. 
La componente riflettente si mantiene nel tempo e garantisce buoni risultati anche a distanza di diversi anni, la dove non si formino ristagni di acqua e sporcizia.


Fig. 2 copertura ardesiata classica

Le guaine riflettenti riducono quindi il surriscaldamento provocato dal diretto irraggiamento solare, hanno purtroppo efficacia quasi nulla contro i trasferimenti termici per conduzione e convezione, per tanto l'ideale è abbinarli ad altri tipi di isolanti. 

Nelle due foto sopra sono a confronto due coperture di due condomini attigui, il primo tetto è ricoperto da una guaina verniciata in colore argento riflettente, la seconda foto è una normale guaina catramata. 
Le differenze sono palesemente evidenti, sebbene la verniciatura argentata non sia perfettamente uniforme tra le due coperture vi è una differenza di temperatura apparente compresa tra i 6 e i 9 °C questa differenza apporta buoni benefici in termini di sfasamento termico e risparmio energetico per il raffrescamento estivo. 
La copertura riflettente raggiunge temperature inferiori rispetto alla copertura ardesiata questo comporta un vantaggio ulteriore sulla durata del materiale stesso, infatti come è visibile in foto Fig.2  il rivestimento risulta essere molto deteriorato dalla continua esposizione al sole. 






Le ultime due foto mostrano quanto ho trovato durante l'ispezione di una copertura, di un capannone industriale in Sardegna,  parzialmente rifatta. Sulla parte destra è visibile la porzione id copertura nuova realizzata con una guaina argentata, mentre sulla sinistra è visibile la vecchia guaina catramata e il nastro di giunzione al centro. Le differenze di temperatura appaiono subito evidenti, anche se i gradi di differenza tra le diverse zone possono sembrare pochi, rappresentano comunque un l'efficacia di un materiale riflettente. 






Ponti termici e relative soluzioni in basso spessore

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