Esistono diverse tipologie di moduli fotovoltaici, normalmente siamo abituati a vedere moduli a celle in silicio policristallino in cui l'insieme delle singole celle collegate tra loro costituiscono il modulo stesso, i moduli a film sottile sono generalmente costituiti da più celle molto sottili e lunghe prive di saldature o in struttura monolitica depositata su film rigidi o flessibili, la corrente viene prelevata da due o tre nastri conduttori posti sul perimetro del modulo, esistendo più tipologie di moduli a film sottile le modalità costruttive possono essere tra loro molto differenti.
Per queste diversità costruttive saranno differenti anche i difetti individuabili con la termografia, non si avranno per tanto i classici hot spot sulle celle come nel caso dei moduli policristallini.
Nel caso di moduli a film sottile tra lastre di vetro il difetto tipico riscontrabile è la frattura del vetro la quale comporta un' insieme di danni al modulo stesso, tra cui l'ingresso di acqua, e la generazione di un una mappa termica distintiva della frattura del vetro che porterà ad un surriscaldamento di una porzione dei modulo e del contatto elettrico perimetrale
Sebbene il modulo possa risultare ancora produttivo, questo risulterà totalmente fuori curva e ovviamente da sostituire.
Nel caso il pannello sia in materiale flessibile sarà facile osservare punti e linee calde che seguono gli possibili schiacciamenti superficiali, pieghe anomale in corrispondenza della sovrapposizione delle celle flessibili alla linea di collegamento elettrico.
E' sempre opportuno valutare questi moduli anche strumentalmente per avere un dato quantificativo oltre che qualitativo sullo stato del modulo.
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